Avvelenamento del pozzo [modifica]

[Da Wikipedia, l’enciclopedia modificabile.]

La tecnica dell’avvelenamento del pozzo è una forma di argumentum ad hominem preventivo. A differenza delle altre tipologie la tesi da contrastare non è ancora stata espressa, ma si crea un pregiudizio verso il proprio avversario.

Save Your Ass

Esempi:

  • “Io me lo sono scopato anche se aveva la fidanzata, ma quell’altra l’ha fatto prima di me” (forma diretta)
  • “Dirai senz’altro che ho torto a dire che non è sbagliato scoparsi ragazzi fidanzati, visto che la tua ragazza è vegetariana” (forma circostanziale)

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L’Innocenza dei Bambini 02×16

Bimbo: “Si mangia a bocca piena!”

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Bimbo: “Voglio andare da mamma.”
m4p: “Che le devi dire?”
Bimbo: “Una cosa.”
m4p: “Che cosa?”
Bimbo: “Che voglio andare da mamma.”
m4p: “Ah.”

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Bimba: “Nooo, devi farla andare là, così vado a prenderla fuori…”
m4p: “E no, lo scopo del gioco è ‘NON farla andare fuori’, non ‘FARLA andare fuori’…”
Bimba: “Eh?”

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Contenuti extra:

L’Ignoranza degli Adulti:
Ospite: “Tu di dove sei?”
m4p: “Sono marchigiano.”
Ospite: “Ah. È Calabria, vero?”

L’Innocenza dei Bambini 02×12

Quest’inverno lavoro in un villaggio a Sharm El Sheikh, ma solo con una stagione e mezza di ritardo m’è venuto in mente di raccogliere e pubblicare alcuni aneddoti leggendo i quali è facile capire perché adoro stare coi bambini. Lo so, sono un pirla. E so anche che molta gente non mi affiderebbe i propri figli se leggesse la radice cubica di quello che scrivo su questo blog, ma tant’è, come dice Google:”un uomo coerente crede nel destino, un uomo capriccioso nel caso”.
Buona lettura.

m4p: “Guardate, l’Uomo Invisibile!”
Bimba: “Dov’è il l’Uomo Invisibile? Non lo vedo…”

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Bimbo: “Io sono stato in due isole.”
m4p: “Lo sai che anche l’Egitto è un’isola?”
Bimbo: “Sì, lo so.”
Bimba: “Anch’io lo so, perché l’ho visto dall’aereo…”
m4p: “Bravi.”

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Bimbo: “Dove abiti?”
m4p: “Adesso abito a Sharm El Sheikh. Tu ci sei mai stata a Sharm El Sheikh?”
Bimba [ci pensa]: “No.”
m4p: “Complimenti.”

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Contenuti extra:

I Luoghi dell’Infanzia:
Sharle Scèdd (Sharm El Sheikh)

I Cartoni dell’Infanzia:
“Pippi Calzeumbre”

L’Ignoranza degli Adulti:
Ospite: “Qual è il tuo libro preferito?”
m4p: “L’Iliade.”
Ospite: “E di che parla?”

La mise del perfetto rivoluzionario

  • Scarpe Nike;
  • Calzini Kappa;
  • Slip Tezenis;
  • Pantaloni Adidas;
  • T-shirt di Batman;
  • Felpa con cappuccio Levi’s;
  • Kefiah;
  • Maschera di V,
  • Marlboro morbide;
  • Adesivi.

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Un mondo più triste

Non importa quale sia il problema, la mia risposta è: nutella.

Fottesega che la Ferrero sfrutti il lavoro minorile, se posso evitare di affrontare i miei problemi affogandoli nella nutella come ci affondo il cucchiaio per spalarmela in gola e godermi gli effetti psicotropi del cacao.

Via, via, fatemi obliterare tutto leccata dopo leccata. Ognuno ha la sua via di fuga preferita: sigarette, alcool, shopping o una qualsiasi altra droga. Anche in combo. Ma a me date quell’ambrosia color merda e non abbisognerò d’altro, nulla esisterà più e io sarò felice.

È pure il più potente antiossidante in circolazione.

E non mi vengono nemmeno i brufoli.

Va tutto bene.

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Assolutamente forse

Prima di leggere l’articolo, fate partire il video in fondo. Fatto? Bene. Buona lettura.

Sono una persona impulsiva e insicura. Non ve lo raccomando, non sono due tratti che vanno d’accordo. Per ovviare a questi limiti ho cominciato a ripetermi “calma, calma, calma”. Ma così mi sale l’ansia.

Appena tornato a casa dalla stagione, mi sono scervellato su questioni impellenti e importanti, con uno svarione diverso ogni giorno e cambi d’idea fulminei e infiniti, rafforzando il senso del sottotitolo di questo blog: un uomo solo è davvero in cattiva compagnia. O forse solo io, boh. In tal caso, che cazzo ne sapeva Paul Valéry?

Al titolo ho trovato invece una nuova chiave di lettura, specchio delle due facce da culo del mio carattere: l’impulsività dell’Assolutamente e l’insicurezza del forse. Un’epifania, devo tatuarmelo sulla clavicola sinistra, fotografarlo da vicino con un’angolazione evocativa, farmi aiutare da Instagram e metterlo come nuovo header del blog. O magari lascio tutto così, ho passato due notti a scorrere e riscorrere tutti i temi di WordPress, vedere le anteprime, analizzare i dettagli e poi niente, ho appena creato un album su Facebook sulla base di questo header, poi va a finire come quando ho fatto gli adesivi con la vecchia immagine della pagina e poi ho cambiato il tema del blog in quello attuale, rischiando una crisi d’identità, soprattutto adesso che ho cambiato le immagini del profilo di tutti gli account sparsi in giro uniformandole ad Af.

Ok, ok, questa parentesi non c’entra niente con il tema del post, che verte sulle conseguenze innescabili da una miscela così esplosiva. Ne parlavo con un’altra blogger:

– È stato un incubo o ti è piaciuto? O entrambi?
– Prima la prima, poi la seconda. Ne è valsa la pena.
– Ogni esperienza vale!
– Sì, anche se ho fatto qualche cazzata a livello umano/sentimentale.
– E chi non le fa?
– Eh lo so ma mi rode il cazzo, soprattutto perché le ho incastrate tutte tra di loro.
– Non ti dico cos’ho fatto io… comunque complimenti per la varietà del casino. Adoro i casini erotico-sentimentali.
– Ho un talento naturale. Prima o poi dovrò cominciare a tener da conto i sentimenti delle persone.
– Io non ci riesco. I’m a bitch.
– Siamo in due.

Tempo addietro stavo per mollare tutto e tutti in preda a una passione travolgente –non sarebbe stata la prima volta– ma avevo paura di non essere ricambiato con la stessa forza.
E se ho paura non mi fido.
E se non mi fido divento paranoico.
E se mi faccio le paranoie divento oppressivo.
E se opprimo logoro il rapporto.
E un rapporto logorato non si può recuperare.
Si può solo lasciar andare.
E non è l’unico che si rischia di perdere, quando si agisce con superficialità.
Vedremo.

Va tutto bene.

-m4p-